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INDICE
L'ARTE NON E' MODA = PAROLA, PENSIERO, COSTUME, IMMAGINE.
CHI CERCHI
/ CHE PERIODO
/ STORIA DELLA GALLERIA
/ ARTISTI DA CONOSCERE
/ MOSTRA IN CORSO
/ SEGUIRA'
/ ARCHIVIO CARMASSI
/ ACCADEMIE E DINTORNI
COPERTINA
ART IS NOT TREND=WORD, THOUGHT, ATTITUDE, IMAGE
SEARCH / PERIOD
/ EXHIBITIONS AT MORONE SINCE 1965-66
/ ARTISTS TO BE KNOWN
/ CURRENT EXHIBITION
/ WHAT'S NEXT
/ ARCHIVE CARMASSI
/ ACADEMIES & SURROUNDINGS
E MAIL xplanart@galleriamorone.it
Via G. Nerino 3 a MILANO
Tel. 02 72001994; Fax 02 72002163
E mail xplanart@galleriamorone.it
PRESENTAZIONE
English version
Gia'
dal 1964 a Cunardo(VA) si svolgeva una vita artistica, e l'antica
fornace, attiva anche per creare ceramica d'autore, divento' la
Galleria Alle Torri; cosi, accanto ai locali dove nascevano rustici o
pregiati servizi di piatti, ciotole, teiere e porcellane, Enzo Spadon
esponeva, dando vita a discussioni sull'arte con gli artisti stessi, le
opere di Fontana, Arp, Richter, Schneider, Morlotti e piu' giovani, allora sconosciuti, come Enrico Della Torre ed altri che contribuiranno a far nascere l'attivita' futura.
La Galleria Morone
viene fondata ufficialmente nel mese di Dicembre del 1966 da Enzo
Spadon, che presenta una mostra delle Marine" di Piero Giunni ad
inaugurare l'attivita' di galleria secondo una tendenza
astratto-lirica. Fra i maestri italiani che si possono considerare
quali estremi di un filo conduttore nella linea della Morone si possono
trovare in Licini e Tancredi da un capo e Hartung e Fontana dall'altro. I tre giovani artisti che cominciano un cammino insieme a Enzo Spadon sono Gianni Madella, Mario Raciti e Valentino Vago. Questi, insieme ad altri giovani artisti milanesi, che tutt'ora si trovano in permanenza alla Morone, animeranno numerose collettive nella galleria stessa e in spazi pubblici milanesi
quale, ad esempio, "L'Immagine Attiva" organizzata nei primi anni '70
alla Rotonda della Besana. Vi sono anche le mostre che la Morone
organizza all'estero di questi artisti e altri, quali l'allora
emergente Fausto Melotti, che Enzo Spadon seguira' con particolare attenzione lungo tutti gli anni '70 e primi anni '80.Nel 1981 lo spirito irrequieto del fondatore della Morone da vita alla curiosita' per un interessante e ludico confronto fra Melotti e Miro'.
Del programma della galleria, infatti, sono sempre state anche la
partecipazione a fiere internazionali, e l'esposizione in galleria di
artisti internazionali giovani e non: da Soto, Hartung, Schumacher,
Chevalley, Noland, Ad Reinhardt, La Scuola di New York e altri.
I primi anni '80 la Galleria Morone ha cominciato ad occuparsi
attivamente, oltre che di Raciti e degli altri artisti che hanno sempre
lavorato con Enzo Spadon, anche di Mattia Moreni, le cui opere, soprattutto quelle dell'ultimo periodo del "Regressivo consapevole",
sono state esposte alla Morone direttamente o allestite in
fulmicotoniche personali in spazi pubblici di varie citta' d'Italia e
all'estero. La storia della galleria e' comunque seguita in dettaglio
ed aggiornata continuamente, oltre ad essere stata documentata con una
tesi di laurea nel 1985, scritta da Monica Fiori per il Prof. Andrea
Del Guercio all'Accademia di Belle Arti di Urbino. Un nuovo punto di
vista si trova invece nella tesi di Rossana Tizzoni per il Prof. Accame
all'Accademia di Brera, nel 1998.
Gli anni Novanta sono fatalmente dedicati alla presentazione parallela del lavoro di maestri e della ricerca di pittori e scultori giovani artisticamente: ne
deriva l'osservazione di linguaggi, la cui trasmissione e' oramai
automatica, affiancati a una comunicazione artistica non completamente
codificata, ma soffermandosi e' facile e ludicamente stimolante trovare le matrici comuni da cui sono state stampate le differenti immagini.
Nel
mese di Ottobre 1995 K.Spadon apre una nuova serie di mostre create
dall'ambito accademico e non, che vorra' essere strutturata lungo
l'Italia e l'Europa.
Per il terzo milleniovolteremo solamente la pagina di un libro, (simile
a un libro per bambini, dove si guardano le figure) quello dell'arte
contemporanea, i cui capitoli che seguiranno necessitano una chiave di
lettura diversa, anche di tutti i capitoli precedenti, che dunque
torneremo a rivedere: vi invitiamo a giocare con noi.
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